Nella vita qualche volta bisogna spiccare un salto e ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio per innamorarsi affidandosi senza riserve a qualcuno e serve coraggio anche quando un amore finisce, per curare il cuore che sanguina. Ci vuole forza, per gettare via i ricordi che fanno male e sorridere a un nuovo giorno incerto, per credere nel domani. Serve coraggio per dire addio e per restare, per rintanarci in un cantuccio ma ancora di più per uscire di casa ogni giorno, e andare per le strade del mondo. Ci vuole coraggio per credere nel lieto fine, sempre e comunque. E ce ne vuole per cogliere la bellezza e la grazia, in un mondo che non bada più alla poesia.
Ci vuole coraggio per credere nei sogni e ce ne vuole tantissimo per permettere loro di diventare veri.
Il 6 settembre (e mancano solo 8 giorni!!!) uscirà Il volo dei cuori sospesi.
Penso a una bambina con i capelli ricci ricci e il cuore solo, che aveva come unici amici i libri presi in prestito da una biblioteca. Penso alle sue mani piccole che scrivevano a matita, su un quaderno a quadretti, dei pensieri difficili. Le piaceva fare un gioco: aveva legato un tappo di sughero con un gomitolo di lana e lo lasciava scivolare giù dal balcone, pensando che, forse, qualcuno l’avrebbe visto e avrebbe alzato gli occhi fino a lei: non è mai successo.
Chi scrive libri è difficile che diventi ricco: guadagna pochi centesimi a copia e quindi non è questo il senso, né il sogno. E’ che la bambina che c’è in me non ha mai smesso, di gettare oltre il balcone il suo tappo di sughero.
Il volo dei cuori sospesi ha la firma di una importantissima casa editrice che, normalmente, ospita solo grandi, grandissimi autori.
E io ho paura, una paura boia di mettermi al cancelletto di partenza insieme a Ferrari e Lamborghini, io che ho solo un triciclo!
Quella bambina però era coraggiosa e anche quando aveva il cuore a pezzi, è sempre uscita di casa con il sorriso. Anche se perdeva e basta, ed era obiettivamente sfigata, non ha mai smesso di puntare sulla roulette della vita.
Ci vuole coraggio sì, ma si deve, perché se per paura tagliamo la testa ai nostri sogni, siamo solo assassini!
La vita è una meraviglia e mi ha dato una possibilità. E allora con il cuore che trema, con gli occhi pesti, perché non riesco a prendere mai sonno la sera, con il terrore di fare un gran tonfo per terra, vado avanti.
Forse deluderò la mia casa editrice (sapranno considerare che io sono quella col triciclo?) ma nel cuore so di avere scritto un bel libro, e allora vado avanti.
Certo è una sfida con i titani, loro hanno le bombe a mano, io qualche sassolino tra le dita! So che sarà difficilissimo, portare a casa la pelle!
Non mangio, ( o meglio mangio solo le unghie), e poi mi abboffo di cioccolato (carenza di affetto? Mah! Diciamo piuttosto insicurezza), cammino avanti e indietro per la stanza, ho la lingua secca, scatto al minimo rumore, sono felice e a tratti disperata … ma vado avanti…
L’ho scritto nel libro e lo penso davvero: Chi non ha il coraggio di guardare negli occhi il sole, non sarà mai una stella!
Ce la posso fare, ce la posso fare, no non ce la faccio, non ce la faccio!
Ci vuole coraggio per credere nelle favole ma ce ne vuole ancora di più per non crederci affatto …
Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare … forse.
Quello che non posso permettermi è di dire a me stessa di non averci almeno provato …

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