Piccolo cambio di identità

mercoledì, febbraio 8, 2017 0 , , , Permalink 0

Piccolo cambio di identità

Mio padre amava il nome Elva e chiamò così la sua prima figlia, mia sorella. Poi, otto anni più tardi nacqui io ,mio padre mi guardò negli occhi e mi disse: “benvenuta al mondo Elvia”. E così sono Elvia, questo sta scritto sulla mia carta d’identità. Ma immaginatevi il casino. Chiamavano me e arrivava mia sorella, cercavano lei https://health-e-child.org/ e mi presentavo io, oppure nessuna di noi rispondeva, convinta che avessero bisogno dell’altra. Per farla breve mia madre pensò bene di cambiarmi nome. E per tutti in famiglia divenni Flavia. Piccolo scambio d’identità. Ma io chi sono? Elvia o Flavia? Per l’universo mondo Elvia, senza se e senza ma. In famiglia Flavia, punto e basta. E per me? Difficile dirlo. Mio padre è volato via che avevo soltanto 4 anni e mezzo e di lui mi è rimasto uno sbiadito ricordo e il nome che porto. Ma se metto una firma e lo faccio di getto, mi firmo Flavia. Per il cuore sono Elvia, nei ricordi c’è una bambina troppo sola, che viveva con dei nonni molto anziani e passava il tempo a scrivere e a disegnare e quella è Flavia, la parte più vera di me. Avevo un casco di capelli ricci come una criniera, ero bruttina, con gli occhiali, le gambe secche secche e quando mi addormentavo sognavo un mondo nel quale anche io avevo un papà, una mamma e una famiglia come tutti. Provo tenerezza per quella bambina che era troppo triste e per contro, vivendo in un mondo grigio, in una casa abitata da vecchi, povera e di ringhiera, faceva disegni tutti colorati, le casette con il canadian pharmacy online tetto rosso e giardini pieni di fiori. Flavia è quella che , a dispetto della realtà, scriveva fiabe in cui tutti erano felici. Elvia era studiosa, troppo, diligente e un po’ pallosa. Flavia invece viaggiava sempre con la testa per aria, sognava di dirne quattro a quelle smorfiose delle sue compagne di banco che la guadavano dall’alto in basso e dopo le recite, a scuola, invitavano le amiche a mangiare la merenda a casa loro. Tutte tranne lei. Troppo brutta e sfigata. E allora i disegni a colori, le poesie, le fiabe bellissime da inventare. Elvia con tempo ha imparato a domare i capelli ricci, è diventata un po’ più carina, si è laureata, ha diretto giornali importanti, scritto pubblicità che hanno anche vinto dei premi e ha scritto dei libri, uno dei quali ha avuto un discreto successo. Flavia la guarda scuote la testa e le ricorda: “non ti credere troppo sai? La puoi raccontare a tutti ma non a me, io ti conosco e so che somigli tantissimo alla sfigatina con le gambe secche secche, ma a chi vuoi darla a bere?”.Quando vuole Flavia sa essere una vera rompiscatole è dissacrante però è simpatica, mi piacciono le sue favole e il suo mondo a colori. A dispetto di tutto è una inguaribile ottimista.E allora ho deciso di darle voce. Che ne dite?Lei si è fatta il ritratto ma siccome pharmacy online è fantasiosa e indecisa ne ha fatti 3. Secondo voi qual è quello che le somiglia di più?

Questo? Il numero 1?

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O il numero 2?

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Oppure il 3?

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Mi aiutate a scegliere?

Flavia, di tanto in tanto vi racconterà i suoi pensieri più segreti e le sue buffe storielle, se avrete voglia di ascoltarle …

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