Melatonina: elisir di gioventù?

Melatonina: elisir di gioventù?

Fino a qualche anno fa era una molecola sconosciuta, infatti è stata isolata da Lemer negli anni Cinquanta, poi è diventata molto  nota, prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa e in Italia. Pubblicizzata come l’integratore anti-invecchiamento per eccellenza, adesso è gettonatissima, c’è chi la considera una sorta di panacea, tanto che il professor Di Bella riteneva addirittura fosse un farmaco elettivo nella terapia del cancro. Della melatonina si è detto di tutto e di più ma la novità è che adesso ad interessarsene sono soprattutto gli uomini. Non a caso proprio il Rotary Club ha promosso una affollatissima conferenza sulle proprietà terapeutiche della melatonina. Il motivo? Secondo gli ultimi studi la sostanza sarebbe efficacissima nel trattamento degli uomini anziani con un ingrossamento benigno della prostata e in più contrasterebbe anche l’alopecia. Dulcis in fundo sarebbe anche un ottimo afrodisiaco naturale. Una molecola dalle molteplici proprietà, quindi, su cui si sta sempre più accentrando l’attenzione degli scienziati. Ma cosa è esattamente e come funziona? Scopriamolo insieme.

Che cos’è

La melatonina è una molecola naturale che viene secreta dalla ghiandola endocrina pineale situata nel nostro cervello. Ha molte funzioni, il guaio è che con il passare dell’età viene prodotta sempre meno e il nostro organismo interpreta questo calo come un input ad invecchiare.  Per questo molti scienziati ritengono che si potrebbe usare sia in senso profilattico che terapeutico per ristabilire i valori giovanili e prolungare la nostra vita. E se invece facesse male? Questa è la prima obiezione ma uno studio olandese ha  dimostrato che la melatonina non ha nessuna controindicazione, non dà effetti collaterali e soprattutto agisce in modo selettivo cioè solo e quando è necessario.

Pro e contro

Come già detto la melatonina, proteggendo la ghiandola pineale  ripristina i ritmi ormonali tipici della gioventù, tanto che la sua carenza, al contrario, porta l’organismo ad invecchiare. Si può quindi dire che riarmonizza l’organismo garantendo la funzionalità del sistema neuroendocrino, degli ormoni e del sistema immunitario. Questo significa, in parole povere, che l’intero organismo ne trae grandi benefici. Va detto poi che anche se assunta per lunghi periodi non induce atrofia della pineale per cui quando cessa la somministrazione la produzione endogena non solo riprende come prima ma anzi migliora. Fin qui tutti i pro ma i contro? E’ davvero possibile fermare l’orologio e arrestare il processo d’invecchiamento o addirittura ringiovanire? Sarebbe troppo bello, Certo la melatonina non fa male e aiuta ma non è miracolosa. In realtà non è la molecola a prolungare la vita ma la ghiandola pineale . L’ideale sarebbe quindi trapiantarla. Gli scienziati hanno condotto molti esperimenti, trapiantando una ghiandola pineale giovane in un topo vecchio e hanno scoperto che effettivamente la vita ne veniva prolungata ma il processo inverso, il trapianto di una ghiandola vecchia in un topo giovane che conservava però anche la sua pineale giovane portava invece a un rapido invecchiamento. Questo significa che una pineale invecchiata supera ogni ostacolo ignorando la pineale più giovane. L’ideale è quindi evitare alla ghiandola  di invecchiare intervenendo in tempo. Morale della favola. Non è vero, per il momento, che si possa arrestare il naturale processo dell’invecchiamento però si può senz’altro rallentare il che non è poco e la melatonina, in questo senso è senz’altro un buon aiuto. Un intervento antietà costante nel tempo, quindi, grazie all’azione graduale della melatonina è quindi molto utile. Unica eccezione, devono evitare l’assunzione per lunghi periodi  le persone che sono portate alla depressione perché in questo caso  la melatonina può accentuare il problema.

A cosa serve nello specifico

  • Elisir di gioventù . Ormai è acclarato la melatonina rallenta l’invecchiamento della pineale che, vale la pena di ricordarlo, è la ghiandola che impartisce all’organismo l’ordine di invecchiare, in quanto la mette a riposo. Se si somministra melatonina dall’esterno, infatti, la pineale non ha più bisogno di produrla per cui rallenta il proprio processo di invecchiamento . Per esempio uno studio ha verificato la capacità della melatonina di ripristinare i ritmi ormonali antecedenti la menopausa. In effetti studiandone gli effetti su donne in età compresa tra i 42 ed i 62 anni, si è visto che in soli sei mesi aveva avuto effetti generali positivi di ringiovanimento in particolare ripristinando la funzione tiroidea ed evitando i fenomeni depressivi tipicamente legati al climaterio .  Non solo, la melatonina riduce i radicali liberi meglio di qualunque altro antiossidante, circa il doppio, per fare un esempio, rispetto alla vitamina E.
  • Conciliare il sonno . Si può usare la melatonina al posto dei sonniferi per dormire? La risposta è sì se si tratta di insonnia non grave. Tra l’altro, non avendo controindicazioni, può essere assunta anche dalle persone anziane.
  • Per contrastare il jet lag. Con questo termine si indicano i disturbi tipici di quando si cambia fuso orario : difficoltà di adattamento alla nuova situazione, affaticamento, irritabilità e disturbi del sonno. In effetti questo accade perché viene alterato il ciclo circadiano, vale a dire quella sorta di orologio interno che regola i ritmi del sonno e della veglia. La ghiandola pineale produce la melatonina quando c’è buio quindi tra le due e le quattro del mattino. Cambiando il fuso orario però tutto viene scombussolato. Ecco perché assumere melatonina può sopperire alla mancata produzione e contrastare con efficacia il jet lag.
  • Cura del cancro. Come è noto, la teoria Di Bella non ha prodotto i risultati sperati per cui, in questo senso, non ci sono certezze. Che la melatonina possa curare il cancro è quindi solo una speranza.
  • Cura dell’alopecia . E’ stato provato che l’assunzione di melatonina ha, per gli animali, effetti positivi sulla crescita dei peli. Per questo, parallelamente, è stato condotto uno studio per provarne gli effetti sull’alopecia precoce maschile. Sono stati  analizzati 31 uomini e si è scoperto  che nel 90 % dei casi si sono ottenuti buoni risultati. La caduta dei capelli, in particolare, è stata arrestata soprattutto nella zona parietale .
  • Ingrossamento della prostata . Chiariamolo subito, la melatonina non è in grado di curare la prostata però interferisce su un disturbo correlato, vale a dire la nicturia. In questo caso la melatonina favorisce il flusso urinario, il che non è poco.
  • Pressione alta e colesterolo. Pare che la melatonina funga, anche in questo caso, da regolatore ma, purtroppo, non ci sono prove certe anche perché per curare questi disturbi di solito, la molecola, è sempre stata usata in associazione con altre sostanze.

No Comments Yet.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *