Staccarsi da terra avvicina sempre al cielo

 

Mi chiedete in tanti: a quando il prossimo libro? Sto scrivendo, scrivo e scrivo. Un libro è quasi al termine e, a tradimento, mi è venuta un’idea di quelle che … per un nuovo romanzo … insomma i dubbi regnano sovrani …

Nel frattempo, e solo a voi che mi leggete sempre, anche qui, regalo una frase di quello che sto scrivendo :

“Gli amori sono come le canzoni. C’è quella che ti ronza in testa da mattina a sera, ti accende le emozioni, risveglia echi, fa scorrere il sangue veloce nelle vene, non puoi vivere senza e poi un giorno ti svegli e ne hai abbastanza, ti è venuta a noia, ti chiedi come facesse a piacerti, con quelle note melense e scontate”.

Vi è mai successo?. Ci sono amori che dici: “E’ lui, è per sempre” e poi invece ti prende, a tradimento, il disincanto.

Parola terribile : disincanto.

L’esatto contrario dell’amore che è sublimazione.

Volete mettere? quando siamo innamorate lui è il solo, l’unico, inarrivabile, figo da paura, brividi a pelle, gambe che si piegano e budella in subbuglio. Tutto il resto è sfocato, noi siamo già più in là, in una bolla di irrealtà che cancella ogni altra cosa. Siamo talmente ‘in aria’ che  non abbiamo più fame, né sonno.

Momento divino: staccarsi da terra avvicina sempre al cielo .

Mio Dio che frase mi è venuta, ma è proprio verissima.

Allora perché d’un tratto capita di rivederlo per come è? Con la maglia sudata, i pensieri che non sempre sono intelligenti, e quel modo di ridere che , in fondo, non ci è mai piaciuto del tutto. Non più angelo ma comune mortale.

Perché succede?

La risposta è semplice quanto evidente: perché non è quello giusto. Tutto qui.

 

 

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