io non posso vedere i tuoi occhi, bambino

lunedì, febbraio 2, 2015 0 , , , , Permalink 0

Io non posso vedere i tuoi occhi, bambino. Eppure sono belli mentre guardano in alto … chissà poi chi, forse il papà? Li conosco i tuoi occhi perché dentro ci vedo le stelle e la voglia di correre, di giocare, di imparare il mondo. Anche tu, lo so, hai fatto l’aereo con le braccia aperte, ti sei rotolato nell’erba, hai fatto ciac, ciac con i piedini nelle pozzanghere . Qualche volta ti sei incantato a guardare le nuvole che sembravano prima delle macchine e poi un topolino buffo  . La scuola ti piace, a volte sì, altre no, avevi il cuore in gola quando hai preso quell’otto e non vedevi l’ora di dirlo a tua madre.  Ma poi ci sono stati anche giorni in cui ti sei sentito stupido, inadeguato. quando gli altri bambini facevano cerchio e tu restavi fuori, quando un compito andava male. So che ti piacevano le fragole, che da grande avresti voluto fare il camionista, come il tuo papà. Non ti ho mai tenuto per mano , bambino, ma so che la tua manina è tanto simile a quella di mio nipote, così arrendevole e fiduciosa. Perché sei piccolo ed è bello farsi portare, guidare, farsi proteggere. In fondo i grandi ci sono proprio per questo, o no? Io non so chi ti ha chiuso gli occhi, bambino, chi ha spento la luce, per sempre e spero con il cuore non sia stata la tua mamma perché questo sarebbe un dramma ancora più grande. Che diavolo di mondo è se uno non può nemmeno contare sulla propria mamma, se scopre che è più brutta di un diavolo? Io quella mamma, la tua mamma, se ha fatto quella cosa terribile, che non riesco neppure a immaginare, non la voglio giudicare, non ci voglio pensare. Credo sia malata, una pazza, perché solo una completamente fuori di testa può stringere il collo del proprio cucciolo fino a spegnergli per sempre le stelle negli occhi, fino a rubargli per sempre il futuro. Ogni estate a venire, ogni castello di sabbia, ogni bagno di mare. Ho come un dolore dentro stasera, bambino, perché ho visto ancora i tuoi occhi in televisione e mi sono sentita un po’ più sola e triste e povera … perché tu non ci sei. Perché se la nostra rabbia, l’aggressività, la paura, si placa sfogandola su un cucciolo vuol dire che questo mondo può essere così brutto che anche io vorrei fare come il piccolo principe e volare via, verso un pianeta diverso… eppure questo è un bel posto bambino. Non tutto va bene. A volte, appunto viene voglia di mandarlo al diavolo ma poi lo guardiamo con lo stesso stupore che avevi tu, quando scoprivi le cose per la prima volta, la grandine, le onde che si rincorrono, lo stridio di un gabbiano, le formiche in fila indiana, i papaveri rossi, il cielo che piano piano diventa blu scuro, gli alberi. C’è una cosa straordinaria a me sembra una magia, so che ci sono  degli alberi, che per riprodursi usano una strana tecnica, i loro semi volano nell’aria, attaccati a dei piccoli paracaduti, certo non sono proprio paracaduti ma qualcosa che si gonfia d’aria, gira come fosse un’elica e li porta lontani, anche mille chilometri finché trovano la situazione ideale per fecondare la terra e diventare un nuovo albero. C’è ancora tanta meraviglia in questo mondo, tanti piccoli miracoli che incantano, tanta bellezza, tanta poesia.   E allora ci credo ancora, sai bambino? Ci credo anche per te, cucciolo mio perché nel cuore bambino bello, sei un po’ anche mio …

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