Ma perché ci facciamo fregare dalle bufale???

Bufala, già il nome fa un po’ ridere, soprattutto se pensiamo che non ha niente a che vedere con quel meraviglioso formaggio filante, orgoglio della nostra Italia. Non è cosa che si mangia ma ci fa mangiare il fegato.
Piuttosto ‘si beve’ o perlomeno a me è capitato che qualcuno la desse a bere più di una volta.
E quando si beve, poi magari si casca, e io, tanto vale ammetterlo, ci sono cascata più di una volta.
Colpa del marketing.
Come si dice in italiano marketing?
Non lo so e già le cose che si possono dire solo in inglese mi stanno antipatiche, molto antipatiche.
Colpa del marketing se acquistiamo quella borsa firmata che costa una cifra seguita da almeno tre zeri. Vabbè li varrà tutti, se qualcuno risparmia una vita per comprarla! E invece no: pura plastica. Sì però sarà esclusiva. E quando mai? In giro ci sono imitazioni che sono quasi meglio dell’originale. Ma dove vogliamo metterlo il design? Design??? Ma se si tratta per lo più della rivisitazione della più classica delle borse a secchiello!!!!
Insomma di motivi per comprare quella borsa e soprattutto a quel prezzo, a ben guardare, ce ne sono davvero pochi. La Ferragni ce l’ha, anzi ne avrà sicuramente più modelli. E allora? Forse a lei la regalano purchè si faccia qualche selfie e lo posti con l’oggetto del desiderio in bella mostra.
Ecco ora io mi sarò bevuta tante bufale, mi sarò fatta turlupinare da tante pubblicità, ma le firme, perlomeno, non mi hanno mai fregata.
Ho un mio stile, bello o brutto, ma mio.
Però, e qui devo ammetterlo, quanti prodotti ho comprato facendomi traviare dalla pubblicità prima di decidermi una volta per tutte a guardarci dentro?
Troppi. Un’infinità. Poi, visto che dovevo parlarne per lavoro, ho imparato a leggere l’Inci, ovvero la lista dei componenti, e mi si è aperto un mondo intero. C’è la famosa papaya pubblicizzata dal caro buon zio Gerry (che tra parentesi è un professionista che stimo molto), venduta in farmacia al modico prezzo di 89,95 euro la confezione. E dentro cosa c’è? Papaya carica fermentata 3 grammi. Ma come 3 grammi, ma se quella che prendo io e che costa un terzo di grammi ne ha 4 e in più dentro ci sono zinco e selenio!!! E sia quanto meno anche se molto caro anche quello è un buon prodotto.
Ma questo è niente!
Parliamo allora di collagene. Che sia un antietà pazzesco è cosa nota (per saperne di più leggete qui ne vale assolutamente la pena! http://www.elviagrazi.com/liftare-la-pelle-senza-bisturi/) tanto che ormai il collagene lo vendono in tutte le salse ma … c’è un ma!
Innanzitutto perché non dire che il collagene marino (il più reclamizzato) viene assorbito e metabolizzato solo in parte??? Meglio, molto meglio il collagene di origine bovina che oltretutto, perché sia in grado di attraversare la barriera intestinale, risultando immediatamente disponibile, deve essere idrolizzato.
Però, per fortuna anche di collagene idrolizzato di origine bovina se ne trova, bene, tutto ok.
E invece no, perché il quantitativo fa la differenza! La maggior parte dei collagene in commercio non supera i 2000, 2500 milligrammi quando siamo molto, ma molto fortunati. Però, per contro, ci aggiungono un sacco di altri componenti. Evviva. Quanto però mi soffermo a leggere la quantità contenuta ci resto davvero secca. Se le percentuali sono quelle potevano anche evitare di metterle. Risibili, ininfluenti, assolutamente inutili.
Scusate se mi sono arrabbiata ma quando ci vuole ci vuole!
Per cortesia quindi vi prego, prima di acquistare un prodotto leggete attentamente quello che REALMENTE state comprando e soprattutto verificate che ci siano dei test realizzati in laboratorio che certifichino quali risultati sono in grado di garantirvi.

Per questo mi permetto di postarvi nero su bianco le caratteristiche del prodotto che io assumo, perché va bene le chiacchiere ma poi è meglio guardare i fatti.

Ed ecco i testi clinici: con un mese di utilizzo 15% in più di elasticità della pelle e 60% (vete letto bene) di aumento di collagene nella pelle!
Dimenticavo … lo so che l’aspettavate e ne avete davvero motivo.
Finalmente, a grande richiesta il 23 febbraio, oltre al tsv torna Collagen-sy.
Le scorte come sempre non sono infinite. Io ve l’ho detto eh?