E per vendetta ti tradisco anch’io

E per vendetta ti tradisco anch’io

L’ho guardato bene negli occhi e senza parole, mentalmente, gli ho promesso: “quando torno a casa ti tradisco anch’io”.

Tratto da Lasciami contare le stelle (ed. TEA)

Stamattina a Iseo c’era il mercato. Un’orda di gente tra le bancarelle e tra tanti due ragazze, una bionda e l’altra rossa, trent’anni a testa, a spanne.

La rossa : “Il fatto è che lui è troppo bello, e non solo, il bastardo ha anche fascino tant’è che piace a tutte, gli si infilano nel letto e lui non disdegna”.

La bionda: ” E tu che fai?”.

Rossa: “Sto male come un cane, sono gelosa da morire, se potessi l’ammazzerei, anzi ammazzerei le cretine che gli fanno la posta ma dovrei fare una strage” …

Io una mezza idea ce l’avrei.

Due sono le possibilità o lasciare il calabrone allo sciame di api in attesa e volare via veloci come il vento oppure … infilzare il tapino con l’esempio. niente come un esempio rende l’idea.

Una sorta di pan per focaccia ma senza usare la farina perché, in fondo, anche un dubbio può diventare un tarlo …

leggete un po’ qui:

http://www.ilfont.it/la-guerra-dei-roses/

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