Un amico quando ti stringe forte forte non ti fa male … ti aggiusta!

mercoledì, agosto 22, 2018 0 , , , Permalink 0

Un amico quando ti stringe forte forte non ti fa male … ti aggiusta!

Massimo è il mio amico del cuore, fin da quel giorno lontano di tanti anni fa…

Il mio ex era sparito con tutti i soldi e io avevo deciso di fare una mostra a Clusone, mettendo in vendita tutti i miei quadri. Mi sentivo sola in lotta contro il mondo, mi vergognavo anche un po’ e avrei solo voluto nascondermi in un posto tranquillo per leccarmi le ferite … altro che mettermi in gioco! Arrivata in piazza, faccio per alzare la saracinesca dell’atelier, pesa come un macigno, avrei avuto davvero voglia di mollare il colpo e mettermi in salvo. Poi ho sentito una voce alle mie spalle … “Serve una mano? Posso aiutarti?” Ed eccolo lì, il mio amico Massimo, che aveva preso una camera in un hotel di Clusone e si accingeva a fare il battitore d’asta insieme a me. Che bella sorpresa! Quasi mi prende un colpo! Il 6 di settembre esce il mio nuovo libro, il volo dei cuori sospesi, e Massimo ha già organizzato per me una presentazione nella sua città: Padova. Ha trovato un bravo attore che leggerà i brani, predisposto tutto per l’aperitivo che seguirà e, per non lasciare niente al caso, si è anche avvalso dell’aiuto di una ragazza che lo fa per lavoro, mi ha dato il suo numero perché prendessi accordi. Le telefono, per sentire che fare. Noi scrittori guadagniamo pochi centesimi a libro, sono preoccupata. Ritelefono a Massimo: “Credo che la tua amica abbia dei costi”, mi lagno. “Sì, ma tu non dovevi saperlo …” mi risponde, serafico. Ecco, questo è il mio amico. Qualche anno fa mi telefona e mi dice: “Baby (mi ha sempre chiamata così), mi voi sposare?” Penso di avere capito male, devo essermi persa qualcosa … “ Ho parlato con il sindaco, si può fare, se non hai carichi penali puoi indossare il tricolore e celebrare tu il mio matrimonio”. Pendenze penali non ne avevo, quindi l’ho fatto … con l’emozione in gola e le lacrime in tasca, il discorso scritto su un foglietto e il tricolore e la voce che tremavano. Come quando è morto il suo papà, e sono salita sull’altare a leggere la lettera d’addio che gli aveva scritto. “Fallo tu, dai, che è meglio!”

Negli anni ne abbiamo combinate di cotte e di crude, abbiamo fatto gli scemi insieme (che è la cosa più bella), ci siamo consolati a vicenda, sorretti, ascoltati, abbiamo preso colossali fregature, ma non ce lo siamo mai rinfacciato. Abbiamo litigato e ce ne siamo dette di tutti i colori, continuando comunque a volerci un bene dell’anima.

Adesso si è comperato una casa nuova e bellissima, con una stanza per gli ospiti, che in realtà, secondo me, è la mia, “così se litigo con il mio boy so dove trovare un rifugio!”, lo minaccio. Ma la moglie cosa dirà? Vi chiederete … nulla perché nel frattempo hanno divorziato (gli avevo detto di non sposarsi ma non mi ha ascoltato!!!).

Sì gli amori passano, mentre gli amici restano, questo è il bello. Penso che se non avessi conosciuto Massimo, vent’anni fa circa, mi sarei persa davvero qualcosa di grande, perché lui è unico, e lo è per me.

Un vero grande amico.

Questo disegno è per te, teppa (io lo chiamo così), solo tuo, secondo me ti somiglia un casino …

Nella tua nuova casa starà benissimo!

 

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